PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’EST VERONESE

Direttore Paola Tramarin – Editore Gruppo Master

Crediamo che molti dei cittadini del Comune abbiano potuto assistere ad un attacco gratuito e, soprattutto, personale da parte di una persona molto vicina, anzi vicinissima, al primo cittadino ai danni di un altro utente del gruppo. Partendo dal presupposto che un amministratore pubblico dovrebbe dare il buon esempio ed, insieme a lui, tutti i suoi collaboratori e tutti coloro che sono ad egli collegati, ieri abbiamo assistito, su uno dei gruppi del paese, ad un episodio a dir poco discutibile che è rimasto in rete per una ventina di ore prima che i moderatori del gruppo decidessero, intelligentemente, di rimuoverne i commenti anche solo per arginare il fiume in piena di una singola persona che stava superando i limiti del buongusto, del rispetto e delle regole che una persona non più giovanissima dovrebbe aver fatto proprie. Non vogliamo entrare nello specifico, come non vogliamo prendere le difese di una persona attaccata per una sua caratteristica fisica che, in realtà, ha risposto con un lodevole senso di autoironia al nomignolo che la “leonessa da tastiera” in questione le ha attribuito, appunto, ma vogliamo solo sottolineare come, per l’ennesima volta, tutti i membri dell’amministrazione si siano chiusi a riccio in un silenzio imbarazzante: nessuna scusa pubblica da parte della responsabile del fatto (non sappiamo se sia stata fatta privatamente all’interessato) o una presa di posizione netta da parte del “palazzo” per prendere le distanze da queste ingiurie gratuite. Siamo alle solite: attacchi feroci e chiarimenti insufficienti (di cui, si prenderanno la propria responsabilità) e poi…. silenzio, e si riparte con i post sul taglio dell’erba e sui sentieri  come se nulla fosse successo! Eppure, quello che è accaduto ieri e che ha toccato nel profondo molte persone, stride fastidiosamente con ciò che è apparso su una Tv locale in occasione di un concerto in piazza davanti al Comune. Con toni convinti e a dir poco professionali ( a proposito, ci siamo informati ed abbiamo appreso che la citata “trisomia 21” è quella che noi comuni mortali conosciamo come sindrome di Down!) l’assessore alla Cultura aveva dichiarato apertamente l’intenzione di questa amministrazione di occuparsi di tutti coloro che vivono una situazione di disabilità concludendo con enfasi “L’unicità è dentro ognuno di noi!” . Abbiamo visto bene: dopo il grave scivolone di una persona molto vicina all’amministrazione, dove era l’assessore alla Cultura? il Sindaco? Il Vicesindaco? L’assessore alle politiche sociali? I consiglieri che hanno detto di vivere quotidianamente la disabilità ( o forse è meglio dire “l’unicità”?). Da tutto ciò si evince che, ancora una volta, i cittadini (soprattutto uno, ma anche tutti quelli che si sono sentiti offesi!) non siano meritevoli di una risposta, né tantomeno di solidarietà, come ci si aspetterebbe da chi dovrebbe “avere a cuore” il bene comune! Ad maiora, cittadini di Lavagno.

Paola Tramarin