PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’EST VERONESE

Direttore Paola Tramarin – Editore Gruppo Master

Tra le varie telefonate ricevute, stamattina siamo stati chiamati per vedere di persona quale era la situazione per accedere all’Ufficio Anagrafe del Comune. Abbiamo appreso che le prenotazioni per rinnovare la carta d’identità sono previste per il prossimo luglio, mentre chi ha urgenza può recarsi personalmente in comune nei giorni di lunedì e mercoledì. Ed è proprio in questi due giorni che si riscontrano le maggiori difficoltà: una lunga coda (mercoledì scorso era fino al cancello, ci è stato riferito) e la consegna di numeri indicanti l’ordine di arrivo limitata fino all’ora di chiusura dello sportello ( chi tardi arriva male alloggia, dice il detto!). Una signora che doveva autenticare urgentemente un documento si è posizionata davanti all’ingresso alle ore 7,15 di stamattina per essere la prima, alle ore 9,00, orario di apertura e potersi, quindi recarsi al lavoro alle 9,15, senza perdere l’intera mattinata, come invece è successo a quelli che sono stati in fila. Tutti i presenti, da noi ascoltati, concordano sul fatto che non bisogna “puntare il dito” sui dipendenti: sono oggettivamente pochi per un paese che ha superato i 15 mila abitanti e quindi la responsabilità viene addossata a chi dovrebbe organizzare questi uffici che erogano servizi essenziali per tutti i cittadini: ma è possibile che non si possa assumere nessuno? Le voci riguardanti le mancate assunzioni sono molte e si rincorrono tra coloro che si trovano ad attendere ore all’interno di un cortile, ma dai “piani alti” non si riceve alcuna risposta certa, non vengono fornite motivazioni. Una cittadina particolarmente alterata ha chiesto, stamattina, di parlare con il Sindaco ma, ironia della sorte, bisogna prendere appuntamento, e chissà se verrà fissato anche questo a luglio! Ed intanto, abbiamo visto alcuni personaggi che rivestono incarichi istituzionali, girare la testa davanti alla gente in attesa come se non ci si accorgesse della situazione, atteggiamento che ha scatenato non poche polemiche tra i cittadini. Questa situazione si sta prolungando da alcuni anni, ormai: prima il motivo era stato, giustamente, il covid, ma ora la scusa non regge più, è evidente. Nei paesi limitrofi, e persino nel comune di Verona, la situazione è di certo migliore: i tempi di attesa per avere un appuntamento all’Ufficio Anagrafe si limitano a soli pochi giorni e le cose vanno decisamente meglio. Esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti pubblici del Comune di San Martino che devono lavorare in condizioni pressoché inumane diventando, loro malgrado, bersaglio di offese ed invettive, ma soprattutto comprendiamo la situazione che i cittadini devono affrontare: sappiamo che qualcuno ha dovuto chiedere una mattinata di permesso dal lavoro.