PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’EST VERONESE

Direttore Paola Tramarin – Editore Gruppo Master

Alcuni abitanti e commercianti della centralissima zona di Via Ponte ha dovuto richiedere, in questi ultimi giorni, vari interventi della Polizia Locale per arginare una serie di problemi . Ci riferiamo innanzitutto ad una segnalazione riguardante la presenza di una decina di biciclette abbandonate e appoggiate al muretto: alcune sono forate, altre arrugginite, e tutto ciò ci fa intendere che non vengano ricoverate lì per essere usate quotidianamente (esistono alcuni stalli per bici e moto, comunque!) ma che siano abbandonate ( forse rubate?). Sappiamo che i Vigili sono intervenuti prontamente ed hanno intimato ai proprietari (subito identificati) di rimuoverle, dando loro qualche giorno di tempo. In questi ultimi giorni, invece, l’incuria e l’inciviltà ha raggiunto l’apice a causa della presenza di rifiuti non differenziati: bottiglie di vetro insieme alla plastica, sacchetti contenenti bicchieri di carta insieme a bottiglie di plastica e lattine. Risultato: gli addetti alla raccolta hanno fatto quello che hanno potuto (rimuovendo le bottiglie di vetro, per esempio, dalla plastica) ma in alcuni casi sono stati costretti a non prelevare i rifiuti. Stamattina, quindi, ennesimo intervento della Polizia Locale (che magari aveva attività ben più importanti da svolgere): sono stati chiamati gli operai del Comune, sono state rimosse le immondizie non a norma, sono state prelevate le biciclette (che giacevano ancora lì!) e almeno per ora questi problemi sono stati risolti. I commercianti e gli abitanti della zona sono stanchi di assistere a queste scene: oltre a dover pulire autonomamente gli spazi antistanti le abitazioni e le attività in quanto non vengono mai spazzati, cosa altro dovrebbero fare se non segnalare l’indecenza di chi non segue i giorni destinati alla raccolta differenziata ma soprattutto non separa i rifiuti? Siccome si sa sempre quali campanelli suonare, non è il caso di punire pecuniariamente gli autori di queste indecenze, o deve rimetterci l’intera comunità?

Paola Tramarin