Flavio Tosi, accompagnato da un gruppo di politici, cittadini ed imprenditori della zona, ha voluto incontrare genitori e ragazzi della Scuola Media Fava del quartiere di Porto San Pancrazio. Il portavoce dei genitori, Maurizio Martini ha esposto ai presenti la situazione in cui verte l’edificio scolastico : “ Lo stabile si presenta da anni in completo degrado e noi genitori, insieme ai nostri ragazzi, proviamo un forte imbarazzo nel descrivere la situazione di pericolo, degrado edilizio ma anche sanitario della Scuola Fava. In seguito al sopralluogo di alcuni tecnici chiamati dalla dirigente scolastica, l’ultimo piano è stato dichiarato inagibile per cui una decina di classi deve dividersi un unico piano ed un unico bagno. Ci auguriamo che questo incontro costituisca una sorta di “megafono” per far sentire le nostre voci di dissenso forti e chiare.
Claudio Perbellini, vice presidente della VII Circoscrizione sottolinea alcuni punti: “ Noi avevamo già segnalato la situazione nel 2018, quando ci avevano riferito esserci infiltrazioni dai soffitti all’ultimo piano. Abbiamo continuato ad insistere anche nel 2020 quando la situazione è ulteriormente peggiorata ma da allora abbiamo assistito ad un rimpallo tra AGSM (che si occupa della manutenzione dei tetti dove sono ubicati pannelli solari) ed il Settore Edilizia scolastica. Tra l’altro, vista la chiusura di un piano è pressoché impossibile mantenere correttamente i distanziamenti dettati dalle norme anticovid.”
Alla fine Flavio Tosi, che ha ascoltato attentamente le varie rimostranze di genitori, ragazzi e politici locali, ha espresso tutta la sua preoccupazione: “E’ una situazione insostenibile in quanto ogni cittadino ha diritto a tutti i servizi. Ci troviamo di fronte ad un quartiere, che si trova a due passi dal centro città, completamente degradato: le famiglie hanno ragione a protestare e noi siamo qui per ascoltare le loro rimostranze. I ragazzi ci stanno dicendo che in 3 anni non hanno potuto usufruire della biblioteca, dei laboratori, alcune aule sono senza lavagna e si chiedono il motivo per cui, quando erano in DAD e le scuole erano vuote, nessuno abbia mai programmato un intervento per porre fine a questo degrado”