PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELLA VAL D’ILLASI

Direttore Paola Tramarin – Editore Gruppo Master

Il Consiglio Comunale di Martedì 12 Maggio scorso ha recepito solo in parte le proposte a sostegno delle attività economiche di Tregnago costrette a chiusura dall’emergenza sanitaria in corso. Come riportato nel precedente articolo, i tre Gruppi Consiliari Civica Gialloblu, Lega Nord e Tregnago Partecipa avevano depositato altrettante istanze (una mozione e due interpellanze), discusse durante i primi 3 punti dell’o.d.g.

A scaldare subito gli animi è stata la discussione sull’unico documento sottoposto a votazione (le interpellanze prevedono risposta del Sindaco ma non il voto del Consiglio Comunale): la mozione presentata dal Capogruppo Colombari della Civica Gialloblu, la quale impegnava Sindaco e Giunta ad adottare provvedimenti di esenzione e riduzione di T.A.R.I. (Tassa rifiuti), I.M.U. (Imposta municipale sugli immobili) e T.O.S.A.P (occupazione suolo pubblico – plateatici). Il Sindaco Santellani ha tentato di proporre il ritiro della mozione, ritiro tecnicamente non possibile come sancito dal Segretario Comunale Fraccarolo. Il Consiglio ha così dovuto esprimersi in merito, respingendo la mozione con il voto contrario degli 8 consiglieri di maggioranze e il voto favorevole dei 5 consiglieri che siedono all’opposizione (4 Civica + 1 Lega Nord).

Nel rispondere alle due interpellanze del Capogruppo Mascellani della Lega Nord (con la quale richiedeva, oltre all’esenzione di T.A.R.I., I.M.U. e T.O.S.A.P., anche altre misure a sostegno delle famiglie tregnaghesi quali la sospensione delle rette per l’asilo nido, il rimborso dei buoni mensa scolastica, il rimborso del trasporto scolastico, ecc) e del Capogruppo Franchetto di Tregnago Partecipa (la quale non prevedeva l’esenzione dell’I.M.U. ma introduce la sospensione dell’I.C.P., oltre che il sostegno a famiglie in difficoltà e l’apertura di cantieri per lavori pubblici), il Sindaco ha anticipato che al punto 6 dell’o.d.g. il Consiglio avrebbe approvato una variazione di bilancio con la quale l’Amministrazione Comunale avrebbe impegnato delle somme a sostegno delle attività economiche e produttive del paese.

Al punto 6 il Consiglio Comunale ha deliberato il prelevamento di 65.000 euro dall’avanzo di amministrazione libero e disponibile (che supera i 200.000 euro) al fine di creare un fondo atto a sgravare le imprese di una parte della T.A.R.I. (euro 50.000, che dovrebbe coprire il 40% dell’imposta rifiuti), della T.O.S.A.P. e della Imposta Comunale sulla Pubblicità.

Infine, le opposizioni hanno duramente contestato l’ultima frase dell’interpellanza del gruppo Tregnago Partecipa, con la quale il Capogruppo Franchetto ha chiesto “che le misure siano attivate solo ed esclusivamente verso quelle imprese che sono in regola con i versamenti dei tributi locali al 31/12/2019”. Le minoranze ritengono che questo criterio penalizzi le imprese già in difficoltà ben prima della pandemia, come sottolineato dal Consigliere Monica Cattazzo durante la discussione. La Lega Nord, con un post su facebook, ha inoltre rilevato come questa misura rischi di provocare “la chiusura dell’attività, mettendo a repentaglio preziosi posti di lavoro”.